La Malattia
Ci preme inoltre sfatare troppe “leggende metropolitane” che tendono a esasperare o a banalizzare aspetti e sintomi della malattia.
La Malattia
Le demenze sono malattie degenerative che distruggono lentamente e progressivamente le cellule del cervello, in questo modo viene spezzato il normale flusso di informazioni nel cervello e il modo di elaborare gli stimoli provenienti dall’esterno.
Attualmente non esiste un farmaco che è in grado di guarire e/o prevenire la malattia.
Si tratta di una malattia a carattere progressivo e globale (con un andamento variabile da persona a persona), destinata a compromettere un numero sempre maggiore di funzioni cognitive e a coinvolgere anche lo stato funzionale del malato (cioè tutte quelle abilità che sono indispensabili per la vita quotidiana). Esistono varie forme di demenza. Le principali sono la malattia di Alzheimer (la più comune), la demenza vascolare, la demenza frontotemporale, la demenza di Lewybody e il morbo di parkinson.
Ogni forma è diversa dall’altra e ha un decorso diverso da persona a persona, anche per quanto riguarda la durata della malattia.
Le cifre
In Italia, in base a quanto reso noto dal Ministero della Salute, si stima in oltre un milione il numero totale dei pazienti con demenza, di cui circa 600.000 con Alzheimer. Si stima, inoltre, che siano circa tre milioni le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell’assistenza dei propri cari affetti da Alzheimer.
Diagnosi
Il momento della diagnosi marca l’entrata irreversibile in un nuovo stadio di vita.
“Io sono Mario. Io ero Mario prima che mi fosse diagnosticato l’Alzheimer e sono ancora Mario dopo che mi è stato diagnosticato l’Alzheimer. Io sono ancora la stessa persona, trattami allo stesso modo. Parlami, includimi nelle conversazioni come prima. L’essere umano non può scomparire dietro i sintomi.”
La diagnosi della malattia è un processo complesso e multidisciplinare. Prima di tutto è necessario parlare dei cambiamenti che si osservano al medico di famiglia che poi potrà guidare verso i passi successivi.
Si deve comprendere una valutazione neuropsicologica, uno studio di imaging cerebrale, un esame neurologico, esami di laboratorio (sangue e urine), controllo medico generale.
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